isadora
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Isadora. Piattaforma Danza
Isadora si propone come una struttura snella ed efficace che
comunica, sostiene e coordina gli eventi della danza in Ticino
attraverso un sito web con pagine dedicate ai protagonisti della
danza, informazioni puntuali sulla programmazione e un’agenda.
Sostieni la danza
Quote annuali:
Singoli artisti: 60 CHF, Strutture indipendenti e compagnie con più di 2 membri:
100 CHF, Enti istituzionali: 180
CHF, Quota sostenitori: 100 CHF
Donazioni libere:
Associazione Arturo prod.
IBAN CH43 0900 0000 6504 5479 4,
Causale: SOSTENERE LA DANZA.
Isadora. Piattaforma Danza
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comunica, sostiene e coordina gli eventi della danza in Ticino
attraverso un sito web con pagine dedicate ai protagonisti della
danza, informazioni puntuali sulla programmazione e un’agenda.
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Singoli artisti: 60 CHF, Strutture indipendenti e compagnie con più di 2 membri:
100 CHF, Enti istituzionali: 180
CHF, Quota sostenitori: 100 CHF
Donazioni libere:
Associazione Arturo prod.
IBAN CH17 0900 0000 1580 0585 6,
Causale: SOSTENERE LA DANZA.
Isadora piattaforma danza sarà disponibile in lingua inglese nei
prossimi giorni.



Dopo due anni silenti Ticino in Danza rinnova il suo format per guardare al futuro con slancio.
Dal 2013, per sette edizioni, il Festival ha avuto una forma più o meno classica di diffusione. Oggi Ticino in Danza cerca scambio, condivisione, cooperatività, sostenibilità; il focus è verso il processo artistico piuttosto che verso il prodotto, e si pone al centro un coinvolgimento sul piano umano, tra artistə e con il pubblico, che fiorisca attraverso la condivisione di esperienze, ingaggio, responsabilità.
L’iter di rinnovamento che Ticino in danza vuole attuare è focalizzato sull'artista come individuo, il suo processo creativo, la sua visione verso il futuro e il suo ruolo nella società e intende fare di tali elementi la ricchezza che viene messa in circolo durante la manifestazione.
Attraverso un periodo di permanenza di una settimana in luoghi urbani le/gli artistə condividono le proprie pratiche, si conoscono e costruiscono un legame duraturo con il pubblico.
Le/gli artistə prendono possesso dell’evento per vivere un processo e non per portarvi un prodotto. La compresenza delle/degli artistə diventa il motore di questo nuovo formato, la condivisione di pratiche, processi, risorse, referenze ne è il carburante.
Il tempo e gli spazi toccati dal festival diventano parte integrante del nuovo formato, viene utilizzato il termine permanenza, piuttosto di residenza, per indicare una gestione di insieme che si basi sulla durata e per distanziarsi da un termine a cui viene associata una forma già consolidata. Con questa struttura TiD intende penetrare ancora più in profondità nel tessuto sociale: rimanendo più a lungo l'artista diventa cittadinə dei luoghi, ha tempo di viverli, osservarli e capirli per innestarvi le sue performance, ha incontri più frequenti e di vario genere con il pubblico sull’arco del tempo di permanenza.
Si vuole promuovere un approccio di cura e responsabilità al luogo urbano e al paesaggio, e si dichiara il ruolo centrale dell’individuo, sia esso artista o spettatore, rispetto alla caratterizzazione del luogo stesso come punto di incontro.
In questo senso il nuovo format parla di paesaggio sociale e paesaggio artistico come forme altre di uno stesso territorio che si trasforma grazie alla presenza responsabile dell’umano. Tali forme scaturiscono dall’unione di persone che mostrano un interesse comune e si prendono cura di uno stesso bene e di una stessa esperienza, nella coesistenza armonica di pensieri e azioni atti a costruire un unico scenario, ricco e diversificato.